Tuesday 13 September 2011

Scandalo Bettencourt nuove ombre su Sarkozy

La storia In un libro le presunte accuse dell' infermiera, lei però nega


«Una mazzetta dall'erede L'Oréal». L' Eliseo smentisce


PARIGI - Con la pace fatta a gennaio tra la madre Liliane e la figlia Françoise l' affare Bettencourt - che tormenta la vita politica francese dal 2007 - sembrava finalmente archiviato. Non è così. La giudice Isabelle Prévost-Desprez chiama ora in causa direttamente il presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy: «L' infermiera di Liliane Bettencourt, dopo essere stata sentita da me, ha confidato alla mia cancelliera: "Ho visto dare dei contanti a Sarkozy, ma non potevo metterlo a verbale"». «Questo processo rappresentava per l' Eliseo un rischio enorme - continua la giudice -. Bisognava sottrarmi il dossier, a tutti i costi. Era imperativo farmi fuori». Isabelle Prévost-Desprez, infatti, venne messa fuori gioco il 17 novembre 2010, quando tutta l' inchiesta è stata trasferita da Nanterre a Bordeaux in seguito al conflitto scoppiato tra lei e il collega Philippe Courroye, vicino a Sarkozy. La testimonianza della Prévost-Desprez è contenuta nel libro «Sarkozy m' a tuer» (Sarkozy mi ha ucciso, con voluto errore ortografico) uscito oggi in Francia e scritto da due giornalisti di Le Monde che hanno raccolto le storie di una trentina di persone (magistrati, poliziotti, alti funzionari, politici, gente comune) cadute in disgrazia per essersi opposte al presidente. Non è la prima volta che Sarkozy viene accusato di avere, in epoca pre-presidenziale, intascato soldi dalla famiglia Bettencourt, direttamente o tramite i servigi di Eric Woerth, allora tesoriere del partito Ump, poi nominato ministro del Lavoro e costretto alle dimissioni nel novembre scorso. L' ex contabile dei Bettencourt, Claire Thibout, raccontò l' anno scorso di 150 mila euro affidati a Woerth e probabilmente destinati alla campagna elettorale di Sarkozy. Poi la Thibout ritrattò in parte la sua testimonianza, e oggi denuncia le pressioni degli uomini vicini al presidente per farle cambiare versione. Ieri, dopo il grande clamore delle rivelazioni anticipate da Libération , l' infermiera chiamata in causa dalla giudice Prévost-Desprez ha poi negato di avere parlato alla cancelliera di contanti visti in mano a Sarkozy. Ma ha confermato il clima di paura che circonda l' affare: «Dopo la mia testimonianza arrivarono le minacce di morte. Mi dissero che il mio corpo sarebbe stato ritrovato nella Senna». A parte la lite tra madre e figlia, la circonvenzione d' incapace praticata su Liliane dall' inquietante fotografo François-Marie Banier e la colossale evasione fiscale, con «Sarkozy m' a tuer» torna a riaffacciarsi l' ipotesi di finanziamento illegale dei partiti, del quale avrebbe beneficiato il futuro presidente. «Accuse infondate, menzognere e scandalose», ha smentito ieri l' Eliseo. E il premier François Fillon: «Mi auguro che i procedimenti in corso pongano rapidamente termine a manipolazioni infondate che si spiegano solo con il periodo pre-elettorale». A sette mesi dal voto presidenziale, il risorgere dello scandalo Bettencourt offre un po' di respiro a una sinistra ancora turbata dal caso Strauss-Kahn. «Troppe pressioni - ha detto il favorito socialista, François Hollande -. Questo libro rivela che all' Eliseo sarebbe attiva una cellula che manovra perché alcuni scandali vengano cavalcati, e altri insabbiati». Il presidente Nicolas Sarkozy ieri ha lasciato che a difenderlo fosse il governo e non si è espresso direttamente sulla questione. Piuttosto, ha colto l' occasione dell' annuale conferenza degli ambasciatori per rilanciare il suo attivismo internazionale. Sarkozy ha preferito rivolgersi minaccioso a Ahmadinejad e Assad. Quanto al primo, «le ambizioni militari, nucleari e balistiche dell' Iran costituiscono una minaccia crescente che potrebbe condurre a un attacco preventivo contro i siti iraniani». E Sarkozy alza i toni contro la Siria: «Il potere a Damasco sbaglia se crede di essere al riparo dalla volontà del suo popolo. La Francia, con i suoi alleati, farà tutto ciò che è legalmente possibile perché trionfino le aspirazioni del popolo siriano alla democrazia». Lo sguardo presidenziale non si abbassa sul libro con le storie degli sconfitti di casa.


La vicenda Il caso Françoise Bettencourt denunciò nel 2007 per circonvenzione di incapace François-Marie Banier.


La donazione Il fotografo Banier, amico della madre di Françoise, aveva ricevuto dall' anziana donna un miliardo di euro.


L' indagine Liliane Bettencourt è anche accusata di evasione fiscale in Svizzera: sarebbe stata aiutata dalla moglie del ministro del Lavoro Eric Woerth. Il presidente Sarkozy è stato già accusato in passato di avere intascato soldi dalla famiglia Bettencourt in epoca pre-presidenziale, direttamente o tramite i servigi di Eric Woerth, allora tesoriere del partito Ump.

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