Wednesday 21 September 2011

Google Plus apre al pubblico. E punta tutto sui canali video.

Parla il "padre" del social network, Vic Gundotra. "Dopo novanta giorni entriamo nella fase beta aperta a tutti. Ora sarà possibile chattare con i propri amici anche via cellulare e trasmettere in diretta i propri messaggi a milioni di persone"

Novanta giorni di passione, punteggiati da record 1 che hanno spaventato un colosso come Facebook. E ora Google + 2, il social network di Mountain View, diventa pubblico aprendosi a chiunque voglia entrarci. Durante la prima fase sperimentale, l’accesso avveniva solo su invito, Mark Zuckerberg e compagni lo hanno visto crescere con preoccupazione, tanto da correre ai ripari per tentare di arginarlo a colpi di modifiche, migliore, nuovi servizi. Ma anche dall’altra parte non sono stati da meno.

"Dalla nascita di Google + ad oggi abbiamo apportato oltre cento cambiamenti", spiega Vic Gundotra, vice presidente nella multinazionale fondata da Larry Page e Sergey Brin e fra i "padri” del social network. "E’ un progetto ancora allo stadio iniziale –spiega-, ma stiamo tentando di portare dentro un software le sfumature e la ricchezza della vita reale". E costruire così un business, aggiungiamo noi, che domani varrà miliardi di dollari.

I numeri. I numeri sono incoraggianti. Quelli ufficiali parlano di un miliardo di contenuti condivisi ogni giorno, quelli non ufficiali di circa 25 milioni di utenti già attivi su Google Plus. "Erano dieci milioni a giugno", racconta Gundotra, "e da allora posso confermare che sono cresciuti costantemente". Tre giorni fa è stata anche aperta agli sviluppatori di applicazioni, con il rilascio delle Api (Application Programming Interface) per permettere di creare applicazioni sul social media. Uno dei punti di forza del concorrente Facebook 3.

"La differenza con Facebook – continua il vicepresidente di Google -, sta nella possibilità di avere diversi livelli di condivisione con conoscenti, amici, parenti. I 'circoli' funzionano in maniera più accurata dei contatti di Facebook. Ma oggi annunciamo anche tre grosse novità: la possibilità di parlare via videoconferenza con nove presone differenti anche da cellulare, il poter condividere documenti e lavorarci con altri in diretta e l’introduzione di un motore di ricerca interno al social network".

I videoritrovi diventano mobili. Partiamo dai video, che fra le tre novità che accompagnano l’apertura al pubblico di Google + è forse la più interessante. L’estensione del 'videoritrovo' (videochat collettive) ad Android, sistema operativo per smartphone dell’azienda californiana e a breve anche all’iPhone, è un passaggio inevitabile considerando quanto il mondo mobile stia diventando importante. Ma l’utilizzo delle comunicazioni video dentro Google + si spinge oltre.

Nei novanta giorni appena passati c’è chi ha tenuto dei concerti e ora sarà anche possibile condividere documenti o disegnare mentre si parla. Dunque i videoritrovi diventano uno strumento gratuito per riunioni a distanza.

La nascita dei canali video fai da te. Ma non è finita qui. Chi volesse parlare a un pubblico più ampio che superi la sua cerchia di conoscenti, o viceversa volesse semplicemente assistere da spettatore, potrà sfruttare la nuova funzione per le trasmissioni pubbliche chiamate 'videoritrovi in diretta'. Si tratta di veri e propri canali all’interno del social network. "Ci aspettiamo che a breve diventino un vero fenomeno", sottolinea il vicepresidente di Google. "Sarà possibile per milioni di persone seguire eventi dal vivo e condividere poi il filmato sul proprio profilo". Facile immaginare sermoni ascoltati da migliaia di fedeli, comici che avranno milioni di fan pronti a seguirli in diretta, o ancora politici che potranno annunciare dal loro profilo le decisione prese.

Il funzionamento è semplice: basta aprire un normale 'videoritrovo' e si avrà la possibilità di trasmettere e registrare la propria sessione. Una volta “in onda”, possono partecipare attivamente fino a nove persone (come nella versione standard), ma chiunque può assistere alla diretta. La pubblicità? "Per ora non abbiamo un modello per la vendita pubblicitaria su Google +", puntualizza il "padre" del social network. "Ma certo, è uno degli aspetti che presto affronteremo".

Il motore di ricerca. "Abbiamo anche aggiunto la ricerca interna", prosegue Vic Gundotra. "Si digita ciò che si vuole nella casella di ricerca e verranno visualizzati tutti i risultati pertinenti relativi a persone e post, ma anche a contenuti sul web". Se si ha la passione per la cucina, tanto per fare un esempio, si troveranno quindi ricette, consigli e gli chef presenti sul social network.

Insomma, com’era prevedibile tutta la potenza di Google si sta riversando un pezzo alla volta su suo social network. E alla fine la differenza con Facebook sta tutta qui. I suoi 750 milioni di utenti sono ancora una meta molto lontana per Google +, eppure a Mountain View sono fiduciosi. "Non rilasciamo mai i dati relativi all’entità dei team di sviluppo che lavorano a un determinato progetto”, conclude Gundotra. "Ma posso dire che oggi a Google è più facile contare chi non lavora a Google + piuttosto di chi è coinvolto in questo nuovo progetto".

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