Saturday 15 June 2013

La Buona Strada

Museo diffuso Il più bello è a Milano

Milano contiene un piccolo segreto museale, anche se questo segreto ? appena rivelato ? diventa evidente: è il tessuto costituito da sei musei ai quali si accede facendo poche centinaia di passi dall'uno all'altro, e che non hanno bisogno più di tanto di bookshop, giftshop, coffeeshop e altre diavolerie anglosassoni, perché fra l'uno e l'altro troverete le librerie, i bar e le pasticcerie del centro. È un modello meneghino formidabile, che le amministrazioni cittadine tendono a dimenticare. Si parte dal bar Cova di via Montenapoleone, si gira a destra in via Sant'Andrea, in palazzo Morando il Museo di Milano, con una sorprendente collezione di paesaggi che narrano la città. Si gira in fondo in via Spiga e poi in via Santo Spirito: ecco il Bagatti Valsecchi, una gloriosa quanto ombrosa dimora della borghesia d'inizio del XIX secolo, con armature e un'eterea santa del Bellini. Si risale via Manzoni per il Poldi Pezzoli, una collezione dove la bulimia del fondatore ha lasciato raccolte d'una poetica infinita, e si attraversa per via Borgonuovo fino al Museo del Risorgimento: un saluto al mantello che portò Napoleone per l'incoronazione, e uno al mio parente Francesco Daverio, segretario dell'insurrezione del 1848! Si riscende via Verdi per il museino della Scala, delizia assoluta che consente anche di mettere il naso nel teatro. Sulla medesima piazza, le Gallerie d'Italia appena aperte, fresche e eccellenti. Altri 300 metri, la casa di Manzoni. E ditemi se è poco! Chiusura in corso Matteotti alla pasticceria del Sant'Ambroeus. I libri e i cataloghi alla Milano Libri, alla Feltrinelli, da Hoepli; i cataloghi storici da Bocca in Galleria. Il più bel Museo diffuso d'Europa.

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